Le opere di Clara la Montanara, sono acqua che non è più semplice acqua fuggita dal pennello intinto di sfumature azzurre, ma è emozione, lacrime, gioia, zampilli di umore, di sogni e di sorrisi che circondano le certezze della vita, marroni come la terra, a cui ci si può aggrappare per non essere trascinati via.

Conchiglie sparse nella notte, dove il rumore delle onde accarezza l’udito per rassicurare del certo arrivo del mattino, sono la sicurezza che si cela nel canto che culla la speranza di un giorno migliore. Il nero della notte, è l’eleganza che risalta i diamanti che il cielo regala all’apparire delle stelle. Anche della notte più buia, è elegante come un uomo alto, scolpito, vestito di quel nero che con il nasino all’insù un bimbo riesce a dipingere d’azzurro, di blu più o meno intenso, perché alla notte segue l’aurora e i cori del sole spuntano fra le tende delle nuvole e squarciano la malinconia.

Clara la montanara lascia trasparire in ogni sua opera la serenità che accompagna il segno di colore che ravviva le sue tele. Molte figure lasciano all’immaginazione dell’ammiratore il potere di essere scoperte, rivelate ai pensieri che non possono fuggire al loro richiamo. Alcune in rilievo, ravvivate e rese possenti da materiali anche raccolti dal quotidiano, dal luogo da cui fuggono i sogni, per diventare nuvole che lievitano l’anima e la nascondono al gelo della normalità, rimanendo però legati ad un filo sottile e resistente, che li unisce ai colori forti della vita.

A volte le ombre dei pensieri macchiati di scuri colori si affacciano alle tele senza negare al visitatore la speranza di un nuovo futuro colore.

Clara la Montanara incide forme e colori, con la forza delle emozioni, con la connessione neuronale di positivi pensieri che si identificano nelle tinte pastello ed emergono dalla luce che, anche se fioca, si affaccia allo sfondo è nero. Tuffatevi in un mare guizzante di pesci, dal potere rivoluzionario della vita. Perdetevi nel nero del suo cielo, vestitevi di blu intenso, sognate davanti alle tele di Clara la Montanara, e vivrete l’ebbrezza di un sogno.